FAQ
QUAL È LA DIFFERENZA TRA PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA E PSICHIATRA?
Lo Psicologo è una persona laureata in psicologia, che ha superato l’esame di stato che gli permette l’iscrizione all’albo professionale della regione di appartenenza. Egli lavora in ambito psicologico offrendo come servizi: consulenza psicologica, sostegno psicologico, inquadramento diagnostico, selezione del personale a seconda degli indirizzi di studio universitario precedentemente scelti. Non può svolgere attività di cura e quindi psicoterapie.
Lo Psicoterapeuta è uno psicologo con laurea magistrale che ha frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia, quadriennale e riconosciuta dal MIUR. A differenza dello psicologo può svolgere attività di cura volta al trattamento dei sintomi, all’acquisizione di consapevolezza e al cambiamento.
Lo Psichiatra ha una laurea in medicina con specializzazione in psichiatria ed è abilitato alla cura attraverso terapie farmacologiche. Gli psichiatri possono avere una formazione come psicoterapeuti.
Lo Psicoterapeuta è uno psicologo con laurea magistrale che ha frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia, quadriennale e riconosciuta dal MIUR. A differenza dello psicologo può svolgere attività di cura volta al trattamento dei sintomi, all’acquisizione di consapevolezza e al cambiamento.
Lo Psichiatra ha una laurea in medicina con specializzazione in psichiatria ed è abilitato alla cura attraverso terapie farmacologiche. Gli psichiatri possono avere una formazione come psicoterapeuti.
QUANTO PUÒ DURARE UNA PSICOTERAPIA?
Alla nostra categoria professionale spesso viene posta questa domanda alla quale non è semplice dare una risposta standard, poiché ogni persona ha una propria specificità, attiva difese intrapsichiche e resistenze al cambiamento soggettive che rendono i tempi di ogni percorso di cura specifici e non misurabili a priori.
Dalla mia esperienza professionale posso affermare, tuttavia, che mantenere la costanza delle sedute almeno una volta la settimana, per un arco di tempo di 12-18 mesi, può portare già a dei cambiamenti tangibili in termini di consapevolezza e di graduale remissione dei sintomi; ciò in riferimento all’area nevrotica inerente i disturbi dell’umore (ansia-depressione), disturbo ossessivo, crisi evolutive, disturbi del sonno, stress.
Per il trattamento dei disturbi di personalità e dell’area delle psicosi, la durata della psicoterapia prevede tempi più lunghi e con sedute anche due volte la settimana.
Dalla mia esperienza professionale posso affermare, tuttavia, che mantenere la costanza delle sedute almeno una volta la settimana, per un arco di tempo di 12-18 mesi, può portare già a dei cambiamenti tangibili in termini di consapevolezza e di graduale remissione dei sintomi; ciò in riferimento all’area nevrotica inerente i disturbi dell’umore (ansia-depressione), disturbo ossessivo, crisi evolutive, disturbi del sonno, stress.
Per il trattamento dei disturbi di personalità e dell’area delle psicosi, la durata della psicoterapia prevede tempi più lunghi e con sedute anche due volte la settimana.
PAGAMENTO DELLE SEDUTE SALTATE
Nella psicoterapia psicoanalitica classica è previsto il pagamento della seduta anche se questa viene saltata con un adeguato preavviso. Nella mia prassi professionale richiedo il pagamento delle sedute saltate senza un preavviso di almeno 24 ore.
SE VOLESSI INTERROMPERE IL TRATTAMENTO?
La persona può interrompere il trattamento psicologico e/o psicoterapico in qualsiasi momento, esprimendo il suo libero arbitrio nella consapevolezza di essere, insieme al professionista, co-responsabile del trattamento in corso. Per quanto concerne la psicoterapia è buona prassi, al momento della decisione di interrompere la cura, concedersi lo spazio di almeno tre sedute per poter valutare gli elementi che hanno portato a tale decisione, al fine di concludere un percorso e salutarsi in modo sereno. Interrompere improvvisamente il trattamento potrebbe significare lasciare qualcosa di sospeso, di incompiuto che potrebbe avere influenze negative sul proprio senso di autoefficacia.
IL PRIMO COLLOQUIO È GRATUITO?
Spesso molti colleghi tendono, per motivi promozionali, a offrire gratuitamente il primo colloquio. In realtà esso fa già parte del percorso psicologico e rappresenta un momento molto importante poiché viene svolto un primo ascolto e una prima raccolta delle informazioni della persona che si rivolge al professionista; nell’ambito del primo colloquio viene esplicitata la domanda di aiuto che deve essere ben compresa e analizzata dal professionista al fine di comprendere e valutare quale tipo di percorso proporre. Nel corso del primo colloquio lo psicologo-psicoterapeuta fornisce informazioni inerenti il suo orientamento terapeutico e alle metodologie adottate.
Il primo colloquio rappresenta dunque uno spazio -tempo importante e fondante la futura relazione terapeutica. Per tale motivo ho scelto di non offrire gratuitamente il primo colloquio.
Il primo colloquio rappresenta dunque uno spazio -tempo importante e fondante la futura relazione terapeutica. Per tale motivo ho scelto di non offrire gratuitamente il primo colloquio.
LO PSICOLOGO – PSICOTERAPEUTA È TENUTO AL SEGRETO PROFESSIONALE?
Sì, lo psicologo è tenuto a mantenere il segreto professionale così com’è ben descritto nel Codice Deontologico degli Psicologi Italiani (articoli 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17).
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