La psicoterapia di gruppo e lo psicodramma analitico
Lo psicodramma Moreniano classico è un metodo terapeutico ideato da Jacob Levy Moreno, che consiste nell’esplorazione di eventi personali, ricordi, sogni, scene virtuali e conflitti, attraverso l’azione drammatica e la rappresentazione scenica delle interazioni di ruolo.

PSICODRAMMA CLASSICO
La spontaneità
J.L. Moreno nacque in Romania nel 1889 e nel 1921 fondò,
a Vienna, il Teatro della Spontaneità, dove emersero
chiaramente le potenzialità terapeutiche della recitazione
spontanea. Egli sviluppò la sua teoria psicodrammatica
valorizzando la spontaneità, la creatività e la catarsi.
Quest’ultima era così concepita da Moreno:
“Lo psicodramma produce un effetto benefico, non
solo sullo spettatore (catarsi secondaria) ma sugli
attori che fanno il dramma e al tempo stesso se ne
liberano.”
Negli psicodrammi i problemi e le dinamiche inconsce in
gruppo, vengono concretizzate in una scena che, in
maniera simile ad una scena teatrale, viene recitata in
gruppo; il protagonista della scena (un membro del
gruppo) assegna le parti ai diversi membri del gruppo.
Nella scena che viene “giocata” vengono espressi: sia
possibili dinamiche di gruppo sia momenti critici del
passato del protagonista. Lo psicoterapeuta svolge una
funzione di “regia” della messa in scena.
COME FUNZIONA
La scena
Lo psicodramma moreniano classico prevede gruppi assai numerosi, ed è strutturato in 3 fasi:
1.
RISCALDAMENTO
ha lo scopo di facilitare l’abbandono dell’eccessivo controllo razionale e delle regole rigide che troviamo in un tempo/spazio quotidiano
2.
FASE CENTRALE
è l’azione drammatica
focalizzata su un solo
protagonista
3.
FASE CONCLUSIVA
completa e rinforza la dimensione dell’incontro e la conferma e integrazione dei ruoli espressi dal protagonista nel corso delle scene
PSICODRAMMA ANALITICO INDIVIDUATIVO
La presa di coscienza
Lo psicodramma analitico individuativo affonda le sue
radici nello psicodramma moreniano classico e, per
influenza del metodo analitico, mira soprattutto alla presa di
coscienza del significato profondo dei modi di essere,
sentire, agire e interagire dei protagonisti.
I “giochi” psicodrammatici possono essere letti attraverso 3
vertici di osservazione dei ruoli rappresentati (Gasca 1992):
1. la dinamica del gruppo attuale: i ruoli che ciascuno
assume e quelli che attribuisce agli altri membri del
gruppo terapeutico;
2. la storia personale di ciascun membro del gruppo:
ruoli da lui assunti nei gruppi di cui ha fatto parte in passato;
3. i ruoli interni: sono quelle parti di noi che sin da bambini
ci costruiamo per comprendere gli altri, divenendo una
sorta di personaggi interni che strutturano la nostra vita
interiore.

L’OBIETTIVO E LE TECNICHE
Scoprire l’inconscio
Lo psicodramma analitico individuativo è un’analisi attraverso il gruppo, caratterizzata da un continuo confronto tra il “qui ed
ora” (scene giocate nel gruppo) e il “là e allora” (che le scene riportano).
La seduta di psicodramma analitico individuativo si differenzia da quella dello psicodramma classico: